Un abbinamento corretto?
Ostriche e champagne. Definizione che più classica non c’è per indicare opulenza, ricchezza e momenti di festa.
Due tipici prodotti francesi che vengono accumunati per essere costosi e, fino ad alcuni anni fa, riservati a feste o cene galanti. Eppure, gustati assieme si rivelano un abbinamento gastronomico grossolano e poco soddisfacente per il palato!

L’ostrica infatti, mollusco bivalve di 400 generi conosciuti, da mangiare cruda è moto sapida, ha consistenza molle e viscida e si gusta senza essere senza masticata, lasciando dietro di sé il sapore del mare. Quando però viene accompagnata dallo champagne – che ha un carattere deciso e dirompente – quest’ultimo annulla tutto il gusto del mollusco… I francesi, che della loro roba se ne intendono, alle ostriche preferiscono abbinare il Muscadet, un vino bianco prodotto in Loira dal vitigno Melon de Bourgogne, che ha un carattere più mite del suo più famoso connazionale. Un vino fermo, che all’olfatto è fruttato e già si percepisce il filo comune con l’ostrica e la sua mineralità.
Questa è la regola.. Ma in fondo, lo sappiamo, l’abbinamento perfetto è sempre quello del cuore, quello che ti fa stare bene nonostante sensazioni contrarie e divergenti in bocca. Quale migliore occasione, quindi, se non durante le feste con le persone più care per portare a tavola un sontuoso vassoio di ostriche e dare la possibilità allo zio di stappare una bella bottiglia di champagne?
Per l’abbinamento corretto, c’è sempre tempo!