La cinghialata

Il Re del bosco incontra i grandi vini italiani

La Delegazione Fisar di Teramo è tornata finalmente ad incontrarsi rinnovando quello spirito di convivialità che anima da sempre i nostri eventi e che tanto ci sono mancati negli ultimi due anni.

Ospiti del Ristorante “I Tre Archi”, abbiamo avuto modo di compiere un lungo percorso attraverso un menù definito interamente a base di carne di Cinghiale.

Dopo un saluto rivolto a tutti i presenti all’incontro da parte del nostro Delegato Giuseppe Ialonardi, la serata è stata introdotta da un intervento estremamente interessante di Massimiliano Di Luca, consigliere di delegazione nonché esperto conoscitore del mondo della selvaggina, il quale ha evidenziato con dovizia di particolari l’attenzione che viene dedicata da tutte le organizzazioni competenti presenti sul territorio, nel regolare in modo sostenibile la diffusione della fauna selvatica nelle nostre aree.

Territorialità come elemento centrale della serata grazie al Cinghiale, animale dall’olfatto finissimo, ben presente nei boschi dei nostri territori, classificato come cacciagione da pelo la cui carne si distingue per essere estremamente muscolosa, fibrosa e con una ridotta quantità di grassi.

Caratteristiche che ben si adattano quindi a lunghe cotture ma nonostante ciò, il menù della serata ha riservato interessanti sorprese sia nelle preparazioni sia negli ottimi abbinamenti con vini sapientemente selezionati.

Ogni portata è stata proposta con due tipologie di vini che hanno reso possibile un percorso didattico molto interessante ed ha consentito a tutti gli intervenuti (corsisti e semplici appassionati), di apprezzare le differenze negli abbinamenti proposti.

Alla fine di assaggi e scambi di opinioni, l’enigma degli abbinamenti è stato svelato;

tra gli antipasti, “soppressata con spezie, lardo e pistacchi e cotoletta panata e fritta”, hanno trovato il giusto connubio con il Cerasuolo d’Abruzzo DOC “Le Vigne” dell’Az.Faraone, vino sapido, prodotto attraverso la tecnica del salasso, di buona alcolicità e freschezza.

L’Etna Rosso DOC dell’azienda Planeta, con i suoi sentori leggermente speziati ed il proprio tannino, ha invece stupito in un matrimonio pressoché perfetto (tra i più apprezzati della serata) con il sugo al pomodoro e le spezie con cui sono state preparate le “polpette di carne di cinghiale“.

Sfida decisamente superata quella dell’abbinamento del Pinot Nero 2019 del compianto Franz Haas che con la propria ricchezza espressiva, ha trovato un ottimo punto di incontro con le “pappardelle al ragù bianco“.

Il Chianti Classico DOCG 2018 dell’Az. Castellare è stato invece protagonista dell’esperienza con gli “gnocchi di patate con spezzatino rosso“.

Arriviamo quindi in questo percorso ai secondi dalle lunghe cotture, “spezzatino in umido” a cui è stato abbinato un ottimo Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2016 della Cantina Tollo e “brasato alle prugne” che ha trovato nel Taurasi DOCG Riserva 2013 Scorzagalline dell’Az. Fonzone un eccellente compagno di viaggio. La chiusura è stata dedicata al Vino Cotto del nostro compianto socio Ezio Di Giacomo dell’Az. Cotto d’Amore che tanto successo ha riscosso anche nell’ultima edizione del Vinitaly, in perfetto abbinamento regionale con il “dolce tipico della casa“.

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