Il cioccolato

A cura della Sommelier FISAR Teramo Cristina Bozzelli

Il cioccolato o “cibo degli dei” come nella cultura Maya veniva chiamato, è sicuramente uno dei protagonisti del Natale.

Offerto in dono nelle sue più svariate forme e gusto, protagonista del momento del fine pasto offerto con caffè e liquore, un momento di dolcezza che accomuna quasi tutti.

Theobroma cacao è l’albero, di origine sudamericana, dai cui semi si ricava il cacao dopo un lungo processo di lavorazione. In Italia se ne consuma in media 4 kg a persona ed è un settore molto variegato, dove la lavorazione artigianale ha un peso ancora molto importante sull’economia.
La culla italiana è a Modica, in Sicilia dove fu introdotta la coltivazione e lavorazione già dal 1500 con gli Spagnoli; anche il Piemonte ha una lunghissima storia di lavorazione e dove la sua miscelazione con le nocciole ha dato via a quello che è sicuramente il più conosciuto prodotto a base di cioccolato al mondo.
Che sia a tavoletta, a praline, a torroncino, crema spalmabile, ripieno, miscelato con i più svariati gusti: con cosa lo abbiniamo? Verrebbe spontaneo rispondere al Rhum, in realtà sono numerosi gli abbinamenti possibili.
Con il cioccolato fondente ad alta percentuale un Sagrantino di Montefalco, uno Sherry o uno Barolo chinato sono perfetti. Al citato cioccolato di Modica possiamo abbinare un Moscato di Pantelleria DOC oppure un vino passito ottenuto da uve di Nerello Mascalese, mentre con un cioccolato bianco si potrebbe puntare ad un muffato di Orvieto.

Ad un tartufino al cioccolato al latte si sposa bene con un recioto della Valpolicella oppure un Moscato di Scanzo. Gli abbinamenti golosi sono infiniti ma nulla supera il piacere di dividere del cioccolato con le persone care.