Il Decanter, tra mito e leggenda

Le feste natalizie sono un’occasione per mettere in tavola bottiglie d’annata e di pregio, ed ecco che, puntualmente, dalla credenza spunta fuori il decanter!

Oggetto mistico, dalla forma sempre più articolata sul cui utilizzo ci si divide in fazioni da tifo calcistico, il decanter è una caraffa di cristallo – o più semplicemente vetro – trasparente, dal caratteristico collo allungato che nasce per “ossigenare” il vino oppure per separarlo dai residui dell’invecchiamento.
Se lo scopo del decanter è semplice, il processo lo è molto meno.

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Prima ancora di utilizzarlo mille dubbi ci assalgono: quale vino è bene decantare? Solo i vini rossi? Basta aprire e versare? Ma, ed arriviamo alla domanda che tutti ci siamo fatti almeno una volta, il decanter serve davvero?


Generalmente usato per i vini rossi – oltre che per fare scena – il decanter viene utilizzato per fare sì che gli aromi di un vino vengano “liberati” e si aprano poi per la degustazione. In realtà, lo stesso risultato si otterrebbe aprendo in anticipo la bottiglia e versando tre dita di vino in un bicchiere, lasciando quindi ossigenare il liquido rimasto in bottiglia… Naturalmente il decanter rappresenta un metodo più rapido di decantazione, specialmente al ristorante.

L’utilizzo originario (e più complesso) del decanter è però necessario per quei vini, invecchiati in tonneau o barrique, che potrebbero presentare un sedimento. Il decanter è quindi utilizzato per far sì che il liquido si separi correttamente dalla componente depositatasi in bottiglia, a patto però che assieme al decanter si utilizzi una… candela! Una normalissima candela messa in contro luce sul collo della bottiglia mentre si travasa, lentamente e senza mai fermarsi, al fine di controllare che il deposito non finisca nel bicchiere. Ecco spiegato l’utilizzo primario di questo mitico strumento enoico!

Ora che conosciamo i segreti del decanter non ci resta che provare ad utilizzarlo per il pranzo natalizio, con un’unica raccomandazione: non girate il decanter come una trottola o, anziché impressionare i commensali, potreste riuscire nell’impresa di innaffiare la zia di fronte!