Che vino beveva Gesù?

A cura di Emanuele Catena, Sommelier FISAR Teramo

Il Santo Sepolcro a Gerusalemme

Nelle radici culturali giudaico-cristiane il vino ha un’incredibile importanza simbolica ed evocativa. Nella Bibbia la vigna viene citata più di qualsiasi altra pianta, ben 140 volte.

Il vino è “kosher”… Nella Bibbia vengono riportati anche alcuni suggerimenti volti a mantenere una vigna: meglio se il terreno è collinare; bisogna liberarlo dalle pietre, scegliere le viti giuste e costruirvi una vasca ed un torchio.
Per i cattolici, infine, durante la transustanziazione il vino diventa il sangue di Cristo.
E proprio Gesù Cristo, secondo i Vangeli, si adopera nel suo primo miracolo alle nozze di Cana, trasformando l’acqua in vino.

Già, ma che vino veniva bevuto 2000 anni fa in Palestina?
Purtroppo, non lo sappiamo: incroci, guerre e variazioni climatiche sono intervenute drasticamente sui territori, rendendo impossibile definire questo dato con certezza. Ciò che sappiamo deriva dalle cronache storiografiche del tempo e dagli scavi archeologici realizzati nell’intera zona del Mediterraneo.

Sappiamo però che il vino di allora era rosso, corposo, dal sapore pieno con sentori di frutta matura ottenuto da uve passite. Insomma, era simile ad un Amarone della Valpolicella, ma con l’aggiunta di resine, spezie, frutta e miele; un tipo di vinificazione di cui abbiamo trovato resti ben più lontani nel tempo, fino a 2000 anni prima di Cristo.

Il vino in Terra Santa rimase elemento centrale e commercialmente importante anche durante gli imperi romani, d’Oriente e d’Occidente, fino almeno alla conquista musulmana di Gerusalemme (XII sec.), quando venne bandito in quanto alcolico. Nuove vigne vennero infine piantate solo verso la metà del XIX secolo.

Oggi i vini Israeliani sono commercialmente una nicchia: sebbene molto apprezzati dagli addetti ai lavori, i vigneti ricoprono circa 6.000 ettari del territorio, con una percentuale di uve rosse al 78% della produzione.
I vitigni adoperati sono prevalentemente internazionali (Cabernet Sauvignon, Merlot, Petit Verdot, #Cabernet Franc, #Sauvignon Blanc e #Chardonnay), anche se ultimamente stanno prendendo piede nuove produzioni di vigne autoctone, tra le quali spicca il #Marawi.